Expo 2015: centro di Milano diventa un grande museo

di | 23 Giugno 2011

Una passeggiata nel cuore di Milano, di fronte alla Scala, lungo via Manzoni per ben 8300 metri quadri in un succedersi di palazzi, cortili, giardini, sale, saloni, stucchi, opere d’arte.

Ecco l’arte a Milano. Le Gallerie di Piazza Scala, il nuovo complesso museale, in fase di restauro e allestimento, a cura dall’architetto Michele De Lucchi, per la qualità degli edifici, la storia e il superbo collegamento fra loro che restituisce alla città pezzi di un passato glorioso in occasione dei 150 anni dell’Unità.

Sono 4 i palazzi che sembrano inseguirsi l’un l’altro con sapiente naturalezza:

  • l’Anguissola, maestoso edificio del ’700, capolavoro neoclassico di Carlo Felice Soave;
  • il Canonica, opera della prima metà dell’800, con un mirabile corte colonnata centrale di Luigi Canonica;
  • il Brentani, decorato dai suggestivi medaglioni di uomini illustri;
  • il monumentale Beltrami, dall’imponente facciata su piazza della Scala, come poteva vagheggiarlo e progettarlo fra il 1906 e 1911 Luca Beltrami, l’architetto e direttore del Corriere della Sera che mutò il volto di talune parti della città.

Gli ambienti, trasformati, da spazi privati, uffici e sale di rappresentanza, in pubblici, espositivi e di servizio, acquistano i colori e la nostalgia d’un tempo perduto e rendono ancor più suggestivo questo «grand tour» nella cultura della capitale lombarda che allinea alle pareti 200 dipinti dall’Hayez al Previati (provenienti anche dalla Fondazione Cariplo) e le sculture, compresi 13 bassorilievi del Canova, del Museo dell’Ottocento che vedrà la luce in settembre per celebrare, secondo De Lucchi, la città protagonista del Romanticismo e dell’industrializzazione. Entro il 2012 si aprirà la collezione d’arte del ‘900 con opere da Balla a Warhol.«Un’occasione straordinaria sia per il lavoro sia per la committenza» la definisce De Lucchi.

La nascita delle Gallerie di piazza della Scala è il fiore all’occhiello del «Progetto Cultura» di Intesa Sanpaolo che prevede altri poli museali da creare in edifici della Banca: a Napoli, nella Galleria di Palazzo Zevallos Stigliano, a Vicenza, nelle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari con collezioni già aperte al pubblico, e in futuro anche a Torino.

Un insieme di iniziative che Giovanni Bazoli, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo, ha definito «un’assunzione di nuove responsabilità. I profondi cambiamenti che attendono il nostro Paese richiedono di essere affrontati sul piano culturale, per ritrovare un senso comune di cittadinanza. È in gioco lo stesso fondamento etico della nostra nazione».

E il progetto viene non a caso in concomitanza con le celebrazioni per i 150 anni e in vista dell’Expo 2015.

Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo, non cela la soddisfazione di partecipare al varo del Progetto Cultura, anche «perché al suo interno c’è un’Officina delle idee, un laboratorio sperimentale rivolto ai giovani». Il ministro Galan parla, per il patrimonio culturale italiano, di un giorno «irripetibile, ma che speriamo si possa ripetere» e ribadisce l’intenzione di portare a termine la Grande Brera.

Infine parla il sindaco Giuliano Pisapia che si dice «grato, felice per questo straordinario dono che contribuisce a far tornare Milano capitale dei saperi, delle culture diffuse, accessibili ai cittadini e a coloro che amano il bello».