Milano: 12 e 13 giugno si vota ai referendum per l’ambiente

di | 15 Aprile 2011

Accanto ai referendum nazionali i cittadini milanesi a giugno potranno votare anche per cinque referendum comunali.

I milanesi hanno l’occasione di dire sì ben 8 volte a favore dell’ambiente il 12 e 13 giugno, vista la decisione di accorpare la data dei referendum nazionali ai 5 cittadini.

Il Sindaco con la firma del decreto n°19 (protocollo n°276219 del 12/04/2011) e sulla base di un confronto con il Comitato Promotore e la rappresentanza referendaria, ha indetto formalmente i seguenti referendum:

  • Referendum consultivo d’indirizzo per ridurre traffico e smog attraverso il potenziamento dei mezzi pubblici, l’estensione di “Ecopass” e la pedonalizzazione del centro;
  • Referendum consultivo d’indirizzo per raddoppiare gli alberi e il verde pubblico e ridurre il consumo di suolo;
  • Referendum consultivo d’indirizzo per conservare il futuro parco dell’area Expo;
  • Referendum consultivo d’indirizzo per il risparmio energetico e la riduzione dell’emissione dei gas serra;
  • Referendum consultivo d’indirizzo per la riapertura del sistema dei Navigli milanesi.

Il decreto arriva a seguito  della delibera del Consiglio Comunale, n°13 del 29/03/2011, con cui sono state approvate:

  • la deroga una tantum alla norma regolamentare che vieta la coincidenza dei referendum locali con quelli nazionali,
  • la deroga relativa alla durata di un solo giorno dei referendum locali.

Si vota domenica 12 e lunedì 13 giugno 2011.

I seggi resteranno aperti: domenica dalle 8.00 alle ore 22.00 e lunedì dalle 7.00 alle ore 15.00.

Con l’accorpamento dei quesiti civici per il miglioramento della qualità dell’ambiente con i 4 referendum nazionali sul nucleare, l’acqua pubblica e il legittimo impedimento, si vuole incentivare la partecipazione dei cittadini garantendo al tempo stesso un importante risparmio di risorse comunali.

Il Comune svilupperà ai sensi del regolamento, una campagna informativa sui referendum.

Paola Brambilla Presidente WWF Lombardia si dice particolarmente contenta «dell’accorpamento delle date dei referendum, perchè permetterà di ottimizzare gli sforzi di tutti e non sprecare risorse. Avendo partecipato attivamente sia alla costruzione dei quesiti del referendum per l’ambiente cittadino, sia alla raccolta di firme, proseguiremo ora nel lavoro di informazione e mobilitazione per arrivare al quorum su temi importanti per la sostenibilità della città e per l’ambiente, che devono essere patrimonio comune».