Per l’Expo 2015 i tre navigli di Milano saranno tutti navigabili. Dopo 900 anni, i milanesi ed i suoi ospiti si potranno concedere una passeggiata veramente suggestiva assaporando colori, odori, suoni di un patrimonio culturale unico e ricco di testimonianze storiche.
Già adesso, fino al 28 di febbraio, il sabato e la domenica si potrà fare un giro in battello per ammirare la città e la bellezza dei suoi scorci più antichi e per scoprire angoli della città sconosciuti. Un’iniziativa che ha l’obiettivo di replicare il successo di questa estate con 18 mila passeggeri nell’arco di tre mesi. Il giro di 55 minuti inizia dall’ Alzaia Naviglio Grande costeggiando il Vicolo dei Lavandai per poi raggiungere la chiesa di San Cristoforo, con il suo antico ponte e il caratteristico lavatoio. Tornando indietro si passa sotto il ponte dello “scodellino”, così chiamato per le numerose osterie che popolavano la zona, per entrare successivamente in Darsena, antico porto di interscambio per il commercio che vantava essere uno dei più grandi porti interni del Mediterraneo grazie ai 1000 metri di banchine attrezzate per l’attracco delle chiatte. L’imbarcazione si dirige poi verso il Naviglio Pavese, che viene percorso fino al primo sostegno idraulico, cioè la famosa chiusa della “Conchetta”, di cui è possibile assistere ad una simulazione di funzionamento. La navigazione invernale, però, si inserisce in un progetto di più ampio raggio.
In vista dell’Expo 2015, infatti, tutti e tre i navigli milanesi dovrebbero diventare navigabili. Attualmente il naviglio pavese è navigabile per circa un chilometro, fino alla prima chiusa (conchetta di leonardo) mentre il naviglio grande è precorribile per più di 40 chilometri.
Emanuele Errico, presidente Navigli Lombardi S.c.a.r.l. spiega: “ Il nostro obiettivo è quello di valorizzare l’intero Sistema Navigli e la navigazione turistica. Vogliamo accendere i riflettori su un immenso patrimonio di corsi d’acqua, cascinali, ville ed abbazie per il cui recupero e manutenzione auspichiamo il coinvolgimento di attori sia pubblici che privati. Grazie ai guadagni della navigazione turistica abbiamo potuto risistemare le sponde dei Navigli. Ma i nostri sforzi guardano soprattutto all’Expo. Lungo i 150 km navigabili dei Navigli ci sono circa 300 edifici dismessi di proprietà pubblica. L’obiettivo è fare partecipe investitori privati per edificare hotel, agriturismi e strutture recettive che possano richiamare il pubblico della Fiera nel 2015".
Nel frattempo, entro la primavera del 2009 anche la navigazione lungo la Martesana, da Sesto San Giovanni a Trezzo d’Adda, dovrebbe partire, e nel 2010 sarà collegato da Pavia alla Certosa il Naviglio Pavese. Intanto Milano non nasconde le sue ambizioni. “Punta a diventare – continua Errico – cuore dell’idrovia e porto turistico internazionale con il collegamento Locarno-Milano-Venezia. Quando nel 2015 il sogno diventerà realtà, l’idrovia Locarno-Milano-Venezia sarà uno dei più importanti e attrattivi percorsi fluviali d’Europa oltre che un autorevole "trait d’union" tra Italia e Svizzera”.