Expo è diventato un Temporary food and wine store, tutto quello che dovrebbe essere, in anteprima nel locale di via Piero della Francesca.
Si chiama “Spazio Expo 2015” ed è, un locale dove prenotarsi per aperitivi, pranzi e cene. Con la possibilità, e qui il sta il valore aggiunto di Expo, di farsi spiegare storia e caratteristiche di quello che c’è nel piatto.
Un interesse per la cultura dell’alimentazione confermato dall’arredamento del locale: alle pareti, una bilioteca che conta già oltre 100 volumi sull’argomento. “Milano sarà la capitale dell’alimentazione – spiega Fulvio Sanvito, amministratore delegato di Progetto Europa R.E, la società che possiede il marchio Spazio Expo 2015 – per questo abbiamo pensato di creare un locale in cui il cibo viene anche raccontato, un locale in cui si guarda al valore culturale, storico e, ovviamente, nutrizionale di quello che si mangia”. Ma l’aspirazione del titolare, Fulvio Sanvito, va ben oltre.
Ed è di fare di Spazio Expo 2015, una vetrina della buona alimentazione. Uno spazio da affittare alle aziende alimentari che vogliano mettersi in mostra, portando i loro prodotti. Aperto anche a consorzi e, perchè no, a regioni e Paesi. Che potranno affittare lo spazio per degustazioni e vendita delle loro eccellenze. Un luogo – precisa ancora il titolare – dove non solo si esibisce, si dimostra, si somministra, si vende, ma dove il tempo permette anche di parlare del prodotto, di trasmettere il suo significato, i suoi perché”.
E per promuoverli, Sanvito pensa a serate a tema, come quella del 26 marzo prossimo tutta dedicata al sale. ”Perchè,il sale non è tutto uguale e poi non tutti i tipi di sale fanno male”. Serate che possono anche mettere assieme più aziende affini o complementari: “Acetaie e aziende che producono formaggio”, suggerisce pensando a Parmigiano Reggiano e aceto balsamico di Modena.
Il locale è ancora in fase di sperimentazione, ma le idee sono chiare: “Un posto – insiste il titolare – dove l’utente sceglie di andare non perché di passaggio o attratto da chissà quale effetto speciale, ma perché ha scoperto che proprio in quel luogo, quel giorno, quel weekend, quella settimana, c’ è quello che cerca, che vuole acquistare, o anche solo approfondire la conoscenza”.
Fonte: ilgiorno.ilsole24ore.com/milano