Prima di tutto la legalità. Enrico Letta ha dichiarato quelle che sono le sue priorità nella preparazione dell’Expo 2015. Per stessa ammissione del premier un evento il cui «successo è destinato a essere una delle cartine di tornasole attorno al quale si valuterà la riuscita di questo governo».
È per questo che si farà carico «in prima persona di trovare le soluzioni per superare eventuali ostacoli», è per questo che dalle promesse è passato in fretta ai fatti, visto che «sarà uno snodo per agganciare una ripresa per il nostro Paese». Per questo, ha chiarito Letta, «sul tema dei controlli nessuno possa pensare di fare il furbo» e l’impegno del governo «contro le attività illecite e illegali sarà totale», ha detto il premier durante la conferenza stampa a Milano.
Letta ha anche risposto a chi ha definito il suo programma un libro dei sogni: «I sogni ci vogliono, se pensiamo di essere qui senza avere un po’ di follia visionaria… Anche Expo lo era sette anni fa, era una follia visionaria e oggi siamo qui. I sogni servono anche alla politica arida dei numeri».
Letta ha anche ha commentato la nomina di Sala: «È stata una riunione molto operativa per dare il segnale che l’Expo è una priorità vera e reale e ho spinto per la nomina di Giuseppe Sala e ho voluto dirgli che avrà il massimo del nostro sostegno. I poteri sono più estesi e Sala rappresenterà lo snodo centrale di tutto».
Sala ha ringraziato il governo per la fiducia accordatagli, «che ho preso come un atto di fiducia per tutti quelli che lavorano in Expo».
Soddisfatti anche il sindaco di Milano Giuliano Pisapia («dagli impegni a parole si passa ai fatti»), e il governatore lombardo Roberto Maroni: «Oggi si volta pagina per la realizzazione delle infrastrutture. Siamo ottimisti, c’è una scadenza e la rispetteremo».
Fonte www.lettera43.it