L’industria linguistica ha un grande futuro grazie al grande appuntamento del 2015.
L’Expo di Milano 2015, con la confluenza di decine di Paesi e milioni di visitatori prevede l’impiego di migliaia di interpreti, negli stand, nelle sedi delle diverse nazioni (ne arriveranno oltre 90), nelle ambasciate, nei servizi di accoglienza e per il turismo, nelle università, negli uffici pubblici, negli ospedali e la sanità leggera.
Sempre nel 2015, a livello europeo – secondo un recente studio della Commissione Ue – il settore linguistico supererà un fatturato di 16,5 miliardi. Un risultato in controtendenza con gli altri comparti produttivi. Lo studio è la prima analisi, su scala europea dell’industria linguistica, che copre aspetti quali la traduzione, l’interpretazione, la localizzazione e globalizzazione, la sottotitolazione e il doppiaggio, le tecnologie linguistiche, l’organizzazione di conferenze multilingui e l’insegnamento delle lingue. Il fatturato dell’industria linguistica europea era stimato a 8,4 miliardi nel 2008. Con un aumento annuale, almeno del 10%, secondo la ricerca potrà arrivare, crisi permettendo, entro il 2015, a un importo compreso, appunto, tra 16,5 e 20 miliardi di euro. È uno dei maggiori tassi di crescita registrati nell’economia dell’Ue.
Orban, commissario europeo per il Multilinguismo ha dichiarato: «L’industria linguistica ha un’importanza sia economica sia strategica; economica per le sue dimensioni, la sua resistenza alla crisi attuale e soprattutto le sue potenzialità future. Strategica giacché è essenziale per preservare l’identità dei cittadini e la loro cultura e affrontare un mondo globalizzato. Questo studio fornisce un’immagine più accurata dell’industria linguistica nell’Ue e mette in rilievo il potenziale occupazionale di questo settore».
Il mercato dei servizi linguistici è caratterizzato in particolare da un crescente consolidamento delle grandi imprese, accompagnato però da una forte concorrenza, in quanto le scarse barriere all’entrata fanno sì che nei mercati della traduzione e dell’interpretazione siano attivi molti operatori. Inoltre la globalizzazione ha bisogno di traduzione e interpretariato in nuove lingue, nonché di nuovi servizi linguistici.