La mostra “Milano delle donne", è un percorso dedicato all’universo femminile promosso dall’Assessorato alla Salute del Comune.
Milano delle donne parla di donne: Donne nell’Arte, con foto toccanti esposte in uno dei luoghi storici e più significativi della città, come la Loggia dei Mercanti, sulla depressione e la sofferenza del corpo femminile; Donne nel Volontariato, con le volontarie che ogni giorno dedicano il loro tempo agli altri, in particolare quelle dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna e del Centro Psiche Donna; Donne nel mondo dell’impresa, con esempi di grande impegno nello sviluppo di progetti legati all’alimentazione e alla salvaguardia delle tradizioni.
L’assessore alla Salute Giampaolo Landi “Milano è una città che ama le donne. L’iniziativa ‘Milano delle donne’, che declina il tema della salute femminile, è più che mai attuale oggi, dinanzi alle sfide per rallentare l’invecchiamento, alle nanotecnologie in medicina e cosmetica, a una diagnostica per immagini sempre più sofisticata, alla prevenzione del disagio psicologico e alla valorizzazione della dieta. La mostra evento apre a scenari futuri, coerenti con Expo 2015 e con il rafforzamento di Milano capitale della salute. Le donne sono protagoniste della salute: rispondono con curiosità alla campagne di prevenzione, come abbiamo constatato nelle numerose attività sul campo dell’Assessorato alla Salute, e sono in prima linea nell’occuparsi del proprio stile di vita. Abbiamo aderito a questo evento per ribadire il nostro impegno nelle campagne di sensibilizzazione sul benessere, inteso come stato di equilibrio e di armonia psico-fisica, una condizione da difendere e da proteggere, soprattutto in un contesto di vita urbana frenetica, ad alta perfomance intellettuale e lavorativa tipica di una metropoli terziaria come Milano. milanesi sono determinate, studiano di più dei maschi e sono esperte nel coniugare professione e famiglia. A Milano lavora il 61% delle donne (in Italia la media è più bassa, e tocca il 47%) e il 40% delle manager italiane vive a Milano. Nella nostra città infatti un manager su 10 è donna. Milano è dunque la capitale del lavoro in rosa. In netta controtendenza con il resto d’Italia e sicuramente a ragione dell’eccellenza terziaria, scientifica e intellettuale della città. Ma i problemi aperti ci sono, anche in questo contesto apparentemente privilegiato. A partire dalla condizione sul lavoro, nel trattamento contrattuale e salariale. Il sistema lavoro in Italia perde 7% Pil ogni anno a causa della sotto-occupazione femminile, che l’Europa ci rimprovera e che è un fattore di arretratezza che richiede urgenti interventi riformatori strutturali; più della metà delle under 30 del nostro Paese teme o rimanda la gravidanza perché vive una situazione contrattuale che non protegge la maternità. Il 63% delle milanesi vorrebbe più flessibilità sul lavoro e aiuti concreti – asili nido, ad esempio – per coniugare in modo più eclettico professione e famiglia. Il 97% chiede poi il ‘congedo’ anche per i papà, per coinvolgere i maschi nell’impegno totalizzante e acrobatico che è allevare un bebé a Milano”.
Ha concluso l’assessore Landi Quando lo stress, l’impegno individuale e i ritmi quotidiani diventano una condizione permanente, la salvaguardia di una corretta alimentazione, lo sport e l’attenzione a screening modulati sulle diverse età sono tappe importanti di un ‘percorso della salute’ che comincia da giovani e si protrae fino alla maturità e oltre. La prevenzione è la chiave di questa impostazione, che vede nel benessere della donna un modo di essere e non solo uno status clinico. Le donne milanesi rispondono con determinazione anche alle campagne sulle malattie sessuali sulla profilassi e sulla contraccezione intelligente. Neli ultimi trent’anni, nonostante sia sempre più bassa l’età del primo rapporto sessuale tra le adolescenti, addirittura già a 13 anni, il numero delle interruzioni volontarie di gravidanza è rimasto invariato”.