Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni in un’intervista a "Il Sole 24Ore" ammette i ritardi accumulati per i lavori di Milano Expo 2015, ma si dice convinto che è ancora possibile recuperare. ”Milano, sull’Expo, sta certamente offrendo una cattiva immagine di se’, anche a livello internazionale, ma i rinvii di oggi sono figli dei ritardi di ieri. Abbiamo perso troppo tempo dalla vittoria di Parigi e fino allo scorso autunno a discutere e accapigliarci sulla governance per poi approdare alla soluzione che la Regione aveva indicato dall’inizio, cioè "una società che rappresentasse in modo equilibrato tutti i soggetti in gioco".
Per Formigoni era lecito attendersi una "partenza più spedita", se non avessimo perso del tempo prezioso a inseguire i potesi solitarie che alla prova dei fatti si sono rivelate impercorribili".
Ma non tutti gli aspetti sono negativi: secondo il governatore è "meglio toccare subito con mano le difficoltà e i problemi, anzichè partire a razzo e poi ritrovarsi fermi a meta’ cammino, nel 2012-2013".
I ritardi del presente, continua, possono avere il risultato positivo di "far comprendere a tutti che l’Expo è opera complessa, un’occasione straordinaria per il rilancio di Milano e della Lombardia. Ma è un’opera che per avere successo richiede serietà, dedizione e determinazione. Vedo con piacere che il presidente della So.ge Diana Bracco si sta muovendo in questa direzione. Se dovessimo fallire – conclude Formigoni – sarebbe solo ed esclusivamente colpa nostra. Ma è un’eventualità che non intendo neppure prendere in considerazione".