Smart working: come gestirlo preservando la salute

di | 17 Dicembre 2024
Un laptop , telephone

L’avvento dello smart working ha rivoluzionato letteralmente la vita di tantissime persone, portando vantaggi importanti, tra cui la possibilità di gestire meglio l’equilibrio tra il lavoro e la vita privata, ma anche diverse criticità.

In una società all’insegna della sedentarietà, stare seduti per diverse ore al giorno non è certo il massimo. Per questo e per altri motivi, è il caso di soffermarsi su alcuni consigli che permettono di conciliare il lavoro online da casa con il benessere.

Scrivania e sedia? Rigorosamente ergonomiche!

Ergonomia” è la parola chiave per stare bene quando si parla di smart working. Che caratteristiche devono avere la scrivania e la sedia ergonomica? Ecco le principali riguardanti la prima:

  • Altezza compresa tra i 60 e i 75 cm.
  • Piano di lavoro ampio e con una superficie non riflettente.
  • Possibilità di appoggiare i gomiti agevolmente senza sollevare le spalle.

Queste, invece, le peculiarità da prendere in considerazione quando si parla di sedia ergonomica:

  • Schienale che segue le naturali curve della colonna vertebrale.
  • Braccioli regolabili, dettaglio fondamentale per permettere all’utilizzatore di appoggiare le braccia senza bisogno di muovere le spalle.
  • Schienale regolabile in altezza e inclinazione.

Attenzione: si possono avere i migliori arredi ergonomici del mondo, ma se non ci si dedica a delle pause periodiche, il loro effetto benefico è vano.

L’importanza di muovere il corpo

Muovere il corpo è vitale quando si lavora in smart working. Alzati dalla sedia ogni due ore massimo e cammina per la stanza, avendo cura di fare passi che coinvolgano bene ogni parte dell’arco plantare, aspetto essenziale per la qualità della circolazione ematica.

Durante queste pause, lascia da parte la tecnologia. Il momento di dedicarsi al controllo di chi ti ha scritto su WhatsApp arriverà dopo, quando scatterà l’orario del relax.

Prenditi cura della salute degli occhi

Se porti gli occhiali, sostituisci le lenti che hai con quelle specifiche per schermare la luce blu. Ricorda che, a lungo andare, quest’ultima provoca comunque l’insorgenza di segni di invecchiamento a livello dello sguardo. In questo caso, si può prevenire con prodotti cosmetici ad hoc.

Dato che la zona perioculare è estremamente delicata per via della cute poco consistente è il caso di scegliere soluzioni che, come la crema Crio Age Eyes, molto popolare sul web in questo periodo proprio per via della composizione, sono caratterizzate dalla presenza di ingredienti esclusivamente naturali.

In questo caso, si parla di mentolo, estratto di uva rossa, vitamina E, olio di mais, ingredienti in grado di regalare benefici che vanno dall’immediata sensazione di freschezza all’azione antiossidante.

Elimina le notifiche

Numeri alla mano, sono necessari circa 20 minuti per riprendere la concentrazione dopo aver interrotto il lavoro a seguito della visione di una notifica arrivata dallo smartphone.

Per evitare questa deriva e le sue conseguenze, durante le ore di lavoro è importante togliere le notifiche e lasciare unicamente le chiamate. Se qualcuno scrive su WhatsApp e ha effettivamente un problema, non preoccuparti che, a fronte dell’assenza di una risposta, fa una telefonata!

Focus sull’alimentazione

Vivere lo smart working all’insegna del benessere vuol dire focalizzarsi anche sull’alimentazione. Riduci l’apporto di zuccheri semplici, che possono provocare picchi glicemici e, di riflesso, momenti di stanchezza, e dai spazio a proteine magre e grassi buoni.

Se possibile, contatta un nutrizionista specializzato per un piano alimentare mirato, necessario soprattutto se passi allo smart working dopo tanti anni di lavoro tradizionale che, molto spesso, implica maggior movimento durante la giornata.

Questo professionista può consigliare, oltre a combinazioni di cibi specifiche, anche integratori mirati per favorire l’efficienza del microcircolo. Tra i migliori è possibile chiamare in causa quelli a base di esperidina, un bioflavonoide che si può trovare soprattutto negli agrumi. Nell’ambito dei suoi benefici, è possibile annoverare anche la riduzione degli stati infiammatori.