Il presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia, Achille Colombo Clerici, dichiara: "Non esiste alcuna correlazione tra l’aver costruito troppo a Milano e la realizzazione delle infrastrutture e le strutture edilizie destinate all’Expo 2015. Possiamo anche concordare con l’affermazione di Grillo sull’eccesso di produzione edilizia, in alcuni settori; ma arrivare a concludere per l’inopportunità di Expo è tutt’altro discorso. A parte l’aspetto legato ai tempi ed all’attualità o meno dello suo modello, va detto che proprio nella nostra civiltà dell’immagine e della comunicazione, Expo rappresenta una vetrina internazionale unica per efficacia e portata per presentarsi al mondo.
È un’occasione che Milano non poteva e non doveva perdere: le opere costruttive che verranno realizzate, non interferiscono con la funzionalità dall’apparato edilizio-urbanistico espressa dalla città costruita: in altri termini non rappresentano un sovraccarico di edilizia cittadina. Anzi, si puo’ dire che avranno un effetto di grande potenziamento della attrattività della città e, conseguentemente, di valorizzazione di tutte le componenti urbane. In tal modo si permetterà l’assorbimento, da parte del mercato, dell’eccedenza edilizia oggi presente".