Roma si prepara ad affrontare la sfida dell’Expo 2015 iniziando a programmare i contributi che potrà fornire all’evento, circa infrastrutture, comunicazione e turismo. L’Unione degli Industriali di Roma punta a giocare un ruolo da trait d’union tra il capoluogo lombardo e le imprese del centrosud del Paese nell’ottica di realizzare un’esposizione che coinvolga tutto il tessuto produttivo nazionale. Per questo la giunta dell’Unione degli Industriali di Roma, presieduta da Aurelio Regina, ha discusso dei contributi che le imprese romane e del centro-sud potranno apportare all’esposizione meneghina assieme all’amministratore delegato di Expo 2015 Lucio Stanca e al presidente del progetto speciale di Confindustria per Expo 2015 Diana Bracco.
Aurelio Regina ha affermato che «Roma può giocare un ruolo significativo per il successo dell’esposizione sono attesi 20 milioni di visitatori che non si fermeranno solamente a Milano. Così come dobbiamo fare in vista di un’eventuale Olimpiade, cominciamo a coltivare l’ambizione di farci trovare pronti a livello infrastrutturale indipendentemente dall’ arrivo dei grandi eventi. Milano in questo momento è la città ideale per ospitare l’Expo, ogni territorio ha la sua vocazione per determinati eventi. Il sistema imprenditoriale romano avrà il compito di offrirsi come sponda, portando le sue competenze nei settori come le biotecnologie, l’Ict o il turismo».
Il presidente dell’Unione degli Industriali di Roma intende operare per far si che la capitale possa essere un polo di aggregazione, «una sorta di capofila», delle imprese del centro-sud nel presentarsi unitariamente per presentare progetti destinati all’Expo. Uno degli asset-strategici nella partecipazione della capitale all’esposizione sarà il lavoro di valorizzazione della Fiera di Roma, «che in combinato con la nuvola di Fuksas, potrà fare da supporto ospitando convegni di spessore internazionale».
Lucio Stanca ha aggiunto «Le imprese romane, ed in generale tutte quelle italiane, parteciperanno alle gare per la realizzazione delle infrastrutture dell’Expo 2015; è una grande opportunità, è prevista la creazione di oltre settantamila nuovi posti di lavoro, creando nel frattempo anche nuove professionalità. Importante sarà la ricaduta sul sistema italiano, stimata in alcune decine di miliardi di euro come ritorno. Dal punto di vista economico quindi, e non solo da quello culturale e scientifico, l’Expo è un evento di grandissime dimensioni e di interesse nazionale».