Lodi si sta preparando per Expo 2015.
Dopo la firma del protocollo d’intesa siglato l’8 giugno 2010 nella Sala degli Orologi di Palazzo Marino, al fianco del sindaco di Milano Letizia Moratti e dell’allora amministratore delegato della società di gestione Expo 2015, la Provincia di Lodi, con il supporto dell’ufficio territoriale della regione Lombardia ha messo a punto una serie di progetti mirati allo sviluppo turistico del territorio.
Dentro un maxi Piano Integrato d’Area dal valore di 10 milioni e 892 mila euro che è stato presentato al bando Asse 4 di Expo 2015 di Regione Lombardia. Il verdetto del Pirellone arriverà tra maggio e giugno. Gli obiettivi messi a fuoco coinvolgono l’intera provincia da nord a sud, da Boffalora a Camairago, da Caselle Landi a Castelnuovo, da Guardamiglio a Lodi, da Santo Stefano a Senna. Coinvolti nell’avventura ci sono 18 enti, tra cui anche il Consorzio Parco Adda Sud, il Consorzio Muzza Bassa Lodigiana, il Parco tecnologico Padano e le parrocchie di Cavacurta e di San Rocco al Porto.
La Provincia di Lodi garantisce che i progetti saranno portati a termine anche se, malauguratamente, non dovessero arrivare i soldi della Regione. Più o meno la stessa linea dovrebbe essere seguita da tutti i Comuni.
I funzionari di Palazzo San Cristoforo dicono che molti progetti sono traduzione strategica di quello che le varie Amministrazioni hanno scritto nei Piani di Governo del Territorio e quindi si presume saranno perseguiti in ogni caso con investimento di fondi propri.
L’assessore provinciale all’Urbanistica Nancy Capezzera spiega «Oggi prefiguriamo ciò che il territorio sarà da qui a 5 anni. Abbiamo formato una grande squadra e abbiamo coinvolto l’intero territorio da nord a sud, immaginando una porta naturale da Milano, sede di Expo, a Zelo Buon Persico e ai Comuni dell’Oltre Adda con i loro fontanili e scendendo fino all’asta del Po. Abbiamo puntato alla messa in sicurezza delle strade bianche, arginali e al recupero dei beni monumentali. Il futuro di un territorio passa attraverso il passato e la tradizione. La nostra ottica va oltre l’Expo. Dopo l’appuntamento del 2015 il nostro territorio potrà avere attrattività solo grazie alla sua tradizione. Il turismo che vogliamo catalizzare è quello «slow», lento, continuativo per 365 giorni all’anno».
Giuliana Cornelio, responsabile dello Ster di Lodi, spiega che la Regione «ha pensato al bando per dotare il territorio di potenzialità turistiche e di un patrimonio durevole per i cittadini». Coordinatore del Pia è il dirigente del settore Agricoltura della Provincia Alberto Tenconi, che precisa che il punto di partenza del lavoro è stato il Piano territoriale comprensoriale già stilato.