Cucinare al barbecue è una passione di molti. È infatti un ottimo modo per gustare buoni piatti, ma anche una piacevole occasione per condividere momenti conviviali con familiari e amici.
Una modalità di cottura che l’uomo conosce fin dai tempi più antichi, ancora oggi molto apprezzata, e che accompagna le serate soprattutto durante la bella stagione, quando è piacevole stare all’aria aperta.
Una pratica che sempre più appassiona anche chi abita in città, ma che va predisposta rispettando buone norme nel rispetto dell’ambiente e delle persone che ci abitano attorno.
Barbecue in terrazza anche a Milano, quindi, ma solo se lo usiamo correttamente, rispettando le indicazioni previste dal regolamento comunale e sempre considerando norme di sicurezza e di buon senso per evitare discussioni e liti con gli altri condomini e godere appieno momenti in relax all’insegna della buona tavola e della socialità.
A chi desidera conoscere il “mondo del barbecue” o approfondire l’argomento prima di acquistare un nuovo modello, consigliamo di visitare il sito casaegiardino.org, che nelle sue pagine dedicate seleziona i migliori barbecue a gas e a carbonella oggi in commercio (https://casaegiardino.org/classifica-miglior-barbecue-2020/) e fornisce schede dettagliate e articoli specifici per poter scegliere il barbecue più adatto alle proprie esigenze e utilizzarlo al meglio per ottenere i migliori risultati.
Usare il barbecue su balconi e terrazze a Milano: alcune cose da sapere
La cottura con il barbecue è una pratica di cottura che offre risultati ottimi, ma che va fatta seguendo criteri ben precisi, sia per godere appieno della bontà delle pietanze, sia perché non si sviluppino sostanze potenzialmente nocive dai residui bruciacchiati della grigliatura.
Se è vero che il barbecue più conosciuto è quello a carbonella, è bene sapere che questa tipologia genera una notevole quantità di fumo e va utilizzata solo in grandi spazi aperti, mentre è possibile utilizzare barbecue a gas (metano o gpl) anche su balconi e terrazze.
Oltre che in spazi pubblici all’aperto (a Milano per esempio ve ne sono diversi che possono essere utilizzati per le proprie grigliate), è possibile organizzare piacevoli cene anche in casa propria, ma sempre nel rispetto delle opportune norme di sicurezza e con il massimo rispetto per l’ambiente e di chi ci circonda.
Considerando cosa dice la legge, l’articolo 844 del Codice Civile recita che “il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi.”
Seppur quindi non sia vietato dalla legge utilizzare il barbecue anche su balconi e terrazzi di condomini, è comunque sempre bene agire con buon senso, in modo da non creare danni e disagi e originare così spiacevoli discussioni e liti con i vicini. I fumi del nostro barbecue, infatti, non debbono essere fonte di disturbo alle abitazioni private e alla qualità della vita di chi vi abita.
Da considerare, poi, che in alcune città non è consentito utilizzare il barbecue in tutti i periodi dell’anno. È bene infatti informarsi se dove si abita vigono dei regolamenti che danno indicazioni in merito. Per esempio il regolamento attuale sulla qualità dell’aria approvato dal Consiglio comunale stabilisce alcune regole che vieta l’utilizzo di barbecue a Milano nel periodo compreso tra il primo ottobre e il 31 marzo.
Barbecue in condominio: cosa dice la legge e quali sono le buone norme da rispettare
Nessun divieto effettivo se si vuol grigliare in terrazza, ma sempre che ciò non arrechi disturbo oltre “la normale tollerabilità” indicata dal Codice civile. Un limite che in realtà è piuttosto difficile da stabilire, ma riteniamo che sia sempre bene considerare alcune norme di buon senso civico.
Tra queste, la distanza dagli altri condomini, le condizioni atmosferiche (non dimentichiamoci che il vento può trasportare il fumo laddove potrebbe dar fastidio), il grado di tollerabilità dei nostri vicini (sappiamo tutti che ce ne sono alcuni ben poco tolleranti…), il tempo che si impiega per grigliare (che dovrebbe essere contenuto) e la frequenza con cui si utilizza il barbecue (diverso è infatti grigliare saltuariamente e con la massima attenzione che farlo tutti i giorni obbligando l’intero condominio a tenere le finestre chiuse).
È quindi importante che si rispetti il limite della tollerabilità indicato dalla legge, in relazione al contesto in cui ci si trova.
Altra considerazione che riteniamo importante da fare è tener conto se nel regolamento del condominio in cui ci troviamo siano presenti clausole che danno delle restrizioni o vietano di fare grigliate. Nel caso, sarà dunque necessario astenersi per non incorrere in problemi ancora più gravi delle semplici discussioni tra vicini, comprese possibili denunce per disturbo della quiete.
Chi vuol poi essere davvero corretto e non causare alcun problema, potrebbe avvisare per tempo gli altri condomini sul giorno e l’orario in cui si vuol utilizzare il barbecue in terrazzo o in balcone, in modo tale che tutti possano cautelarsi dall’eventuale fumo o dagli odori chiudendo le finestre o ritirando i panni stesi ad asciugare.
Altra situazione potrebbe essere quella di un barbecue da farsi su una terrazza condominiale. In questo caso, è buona norma comunque avvisare i condomini e – ma questo solo se se ne ha piacere! – magari invitarli alla nostra grigliata, oppure, se nello stesso condominio vivono diversi appassionati di questa ottima tecnica di cottura, proporre un acquisto condiviso di un barbecue condominiale.