«Sarà la Milano del futuro, un esempio per tutta l’Italia». Così Giuliano Pisapia ha salutato i suoi sostenitori. «Un grazie a tutti voi. Sapete che io sono sempre stato prudente. Erano gli altri che ci dicevano prima che era impossibile, poi improbabile e adesso altamente probabile. Ci manca una piccola corsa e diventerà una certezza. Milano merita il cambiamento e noi cambieremo Milano». «Milano merita gente come voi», ha concluso.
Letizia Moratti, la favorita per la poltrona di sindaco che si trova inopinatamente a dover inseguire: «In questa campagna – ha ammesso il sindaco uscente poco prima di mezzanotte – si è forse parlato troppo poco di Milano e di cose concrete, dei programmi per la città. Questo voto è un segnale molto forte, ma un segnale che dobbiamo sapere cogliere. Da domani faremo una riflessione profonda sulle cause, ma da Milano deve ripartire una fase nuova, politica, del centrodestra con le forze realmente moderate che non si sono sentite rappresentate dal nostro schieramento». La campagna, fino ad ora, secondo il sindaco uscente, «ha parlato complessivamente poco dei programmi e delle cose concrete. In questi giorni dobbiamo tornare alle cose concrete che interessano i cittadini».
A Milano, Giuliano Pisapia stacca Letizia Moratti di oltre 6,5% e costringe il centrodestra a inseguire al ballottaggio con un punteggio definitivo di 48,04% a 41,58%. Altro ballottaggio a Napoli, dove il candidato di centrodestra Gianni Lettieri si piazza al 38,59% e dovrà vedersela con Luigi De Magistris, che arriva al 27,39% dei consensi.
Risultato definitivo, infine, a Torino, con Piero Fassino (centrosinistra) già sindaco con il 56,66% dei voti e a Bologna, dove Virginio Merola (centrosinistra) vince al primo turno con il 50,46% dei consensi.
Ecco la fotografia del day after nelle elezioni considerate il simbolo di questa tornata di elezioni amministrative che si è conclusa nel segno di una apparente vittoria del centrosinistra, così come emerge dai dati definitivi.
Nel dettaglio, è Milano la città in cui è stata più aspra la contesa: sotto la Madonnina, infatti, Pdl e Pd hanno raggiunto un sostanziale pareggio di voti di lista, (28,74% a 28,63%). Terzo partito della città si conferma la Lega Nord, con il 9,63% dei consensi. Molto indietro il candidato del Terzo Polo, Manfredi Palmeri, che è arrivato al 5,54%. Di rilievo anche il risultato di Mattia Calise, ventenne candidato sindaco per il Movimento Cinque stelle di beppe Grillo, che ha raggiunto il 3,22% dei consensi.
Corsa a tre e risultato da analizzare anche a Napoli: Gianni Lettieri, candidato retto dall’alleanza di centrodestra, è arrivato al 38,59% dei consensi, costretto quindi al ballottaggio con Luigi De Magistris, candidato da Idv e retto, oltre che dai dipietristi, da Rifondazione Comunista-Comunisti Italiani e da una sua lista civica. De Magistris ha raggiunto quota 27,39%, superando e tagliando fuori dalla corsa per la poltrona di sindaco Matrio Morcone, candidato del Pd e appoggiato, oltre che da due liste civiche, anche da Sel, fermo al 19,23%. Quarto, infine, il candidato del Terzo Polo, Raimondo Pasquino, al 9,73% dei consensi.
Risultato scontato, a Torino e Bologna. Sotto la Mole, Piero Fassino e il centrosinistra hanno raggiunto quota 56,66%, sbaragliando il centrodestra di Giuseppe Coppola (27,30%) e il Terzo Polo, guidato da Alberto Musy (4,86%), che si è visto superare anche dal grillino Vittorio Bertola (4,97%). Vince infine la corsa per palazzo D’Accursio Virginio Merola, che insieme a tutto il centrosinistra raggiunge quota 50,46. A Bologna, quindi, niente ballottaggio per un soffio, con il candidato del centrodestra, il leghista Manes Bernardini, fermo al 30,35%. Exploit tutto bolognese anche per il Movimento Cinque Stelle: i grillini, con il loro candidato, Massimo Bugani, raggiungono quota 9,5%, staccando di quasi 4,5% il candidato del Terzo Polo, Stefano Aldrovandi, fermo al 5,08%.