Nel corso dell’assemblea parigina Bie il segretario generale del Bie Vicente Loscertales ha chiesto «chiarezza su Expo».
Per questo ha annunciato una visita a Milano per fare il punto sull’organizzazione dell’Esposizione: «Sarò a Milano il 22 o 23 per incontrare il sindaco, il presidente Formigoni e la società Expo. Vedremo insieme tutto quello che s’è detto negli ultimi due anni e faremo un po’ di chiarezza. Perché i cittadini hanno informazioni poco chiare». Ed ha aggiunto «Io sono sempre ottimista, un ottimista attivo» ma «per Milano dobbiamo lavorare». Per il segretario del Bureau «non dobbiamo perdere altro tempo» per la realizzazione dell’Expo, per la quale non ci saranno problemi «se tutto si fa nei tempi, se a luglio si fanno le gare e i lavori partono ad ottobre. Ma non perdiamo altro tempo».
Anche il presidente del Comitato esecutivo Christensen è stato estremamente chiaro e inflessibile sulla questione dei tempi: «Consideriamo indispensabile – ha spiegato – lanciare le gare a luglio e iniziare i lavori al più tardi a ottobre o non sarà possibile arrivare all’Expo in tempo». Anzi, ha aggiunto ancora più chiaramente, se non si farà in tempo per l’apertura del 1 maggio 2015 «dovremo prendere conseguenze».
Christensen non ha detto quali potrebbero essere ma ha ricordato che già in passato c’erano state rassicurazioni sul possesso dei terreni dove verranno costruiti i padiglioni. Ha ricordato che ci sono state garanzia sulle aree a ottobre dell’anno scorso e sei mesi dopo non c’era ancora la disponibilità. Ora la Regione ha costituito una società per l’acquisto dei terreni e ha presentato assicurazioni degli attuali proprietari. «La soluzione sembra conforme alle richieste – ha ammesso Christensen -. In ogni caso consideriamo indispensabile lanciare le gare a luglio e iniziare al più tardi a ottobre con i lavori».
La durezza delle sue parole non ha preoccupato però il neosindaco, il governatore e l’amministratore delegato di Expo 2015 Giuseppe Sala. Secondo il sindaco, infatti, si è trattato di una sorta di sferzata, «bisogna valutare le parole dette – ha aggiunto – come un incoraggiamento. È un invito ad andare avanti con parole un pò severe ma piene di speranza». Anche Sala ha detto che non si tratta di una sorpresa assicurando che i tempi saranno rispettati. «Siamo sempre arrivati in tempo – ha concluso Formigoni – a tutte le scadenze del Bie».