La cerimonia per il 2 giugno in piazza Duomo a Milano si è trasformata rapidamente in una grande festa per il neosindaco di Milano Giuliano Pisapia.
Terminato il ricordo della Festa della Repubblica, Pisapia è stato accerchiato dai sostenitori che si sono complimentati con lui. Il sindaco, visibilmente emozionato, con un certo pudore ha avuto attenzione per tutti: una carezza per qualche bambino, un saluto con degli anziani, un breve dialogo con alcuni giovani. Quindi, rompendo tutte le formalità, è andato a piedi fino alla sede del Comune attraversando la Galleria Vittorio Emanuele in un bagno di folla.
Durante la cerimonia Pisapia ha cantato l’Inno di Mameli dichiarando: «L’ho imparato a scuola come tutti noi e quindi è giusto nella continuità, soprattutto in un momento importante per Milano e per la Repubblica, mi è venuto assolutamente spontaneo cantare il nostro inno. Quello che è entusiasmante ancora oggi è la gente, i milanesi, coloro che vengono da fuori Milano, perché sia all’ingresso di Palazzo Marino sia in piazza Duomo ho avuto un’accoglienza ancora una volta entusiasta. Questo è molto bello perché vuol dire che la città intera vuole andare avanti e migliorare. È molto bello poi che Palazzo Marino sia aperta ai cittadini e mi hanno detto che hanno dovuto anticipare l’apertura delle porte del Comune di Milano perché c’era così tanta gente che sarebbe stato difficile trattenerla. E questo è il primo regalo che Milano fa a me».