Ieri sono state aperte in Comune le buste con le offerte economiche per la Linea 4: il raggruppamento d’imprese guidato da Impregilo ha superato la concorrenza ed entro luglio, salvo sorprese, aprirà i cantieri per il nuovo metrò dallo scalo di Linate a San Cristoforo Fs. Il metrò blu.
Aprile 2015, vigilia di Expo. Ma sarà una corsa contro il tempo.
In meno di quattro anni dev’essere scavato un unico tunnel di 14,2 km, più largo rispetto all’ipotesi iniziale, che consenta ai treni di viaggiare su due livelli. La macchina organizzativa sarà costretta a un surplus di forza e di costi: minatori su tre turni, 24 ore su 24, in più punti contemporaneamente, per spingere le talpe meccaniche nel sottosuolo della città. Letizia Moratti è «soddisfatta» e certa che «questi lavori contribuiranno a completare la M4 nei tempi previsti: è un’infrastruttura nevralgica per lo sviluppo di Milano anche in vista di Expo».
L’infrastruttura sarà costruita in project financing: le aziende avranno la concessione della M4 per trent’anni.
Ventuno stazioni. L’ultima periferia Ovest di Milano collegata al margine Est. Dalla stazione ferroviaria di San Cristoforo il metrò punta il centro, bypassa l’Olona, poi entra nei Bastioni, incrocia le fermate di Sant’Ambrogio (linea verde), Crocetta (gialla) e San Babila (rossa). Lungo via Santa Sofia e via Francesco Sforza ricalca il percorso del Naviglio interno (chiuso e sepolto alla fine degli anni Sessanta). Dopo piazza Tricolore tira dritto in Dateo, Susa, Argonne. In viale Forlanini corre in superficie. Per raggiungere il capolinea passa nei confini di Segrate e Peschiera Borromeo. Ferma a Linate.
«A regime, il metrò 4 eliminerà 14 milioni di spostamenti di auto private all’anno». Nella sintesi dell’amministrazione: «Meno traffico, meno smog». Con più soldi, però. Per velocizzare la costruzione della M4 e assicurare l’inaugurazione in tempo per l’Expo sarà necessario un investimento extra di circa 100 milioni di euro.