Comprare casa a Milano nel 2011 sarà conveniente.
A Milano il mercato del mattone aveva ricevuto un duro colpo dopo il crollo finanziario dell’autunno 2008.
Il numero di compravendite è diminuito, la riduzione degli scambi non è stata un calo pronunciato delle quotazioni. I prezzi hanno tenuto, almeno nelle aree più care e per gli appartamenti di buona qualità.
L’analisi parte dai dati ufficiali dell’Agenzia del Territorio. I numeri aggiornati al primo semestre 2010 dicono che in due anni hanno cambiato proprietà 34.426 appartamenti, con un calo del 24,1% rispetto agli oltre 45 mila rogiti del biennio precedente. La diminuzione è quasi tutta imputabile al 2009, mentre nei primi sei mesi del 2010 si è registrata un’inversione di tendenza, accentuatasi nel terzo trimestre dell’anno, che ha visto un incremento del 19,7% sul medesimo periodo del 2009. Solo due delle 55 microzone in cui l’Agenzia del Territorio suddivide Milano hanno fatto registrare un dato positivo e sono entrambe aree di livello medio alto: l’Ippodromo e la prima parte del Naviglio Grande. Le zone più penalizzate sono le periferie.
Per quanto riguarda le quotazioni partendo dai valori della Borsa immobiliare di Milano esaminando l’andamento dei prezzi nel medesimo intervallo di tempo considerato per le transazioni e qui il trend cambia radicalmente: i prezzi medi cittadini, se ci si riferisce alle abitazioni recenti e in buono stato, risulta addirittura in lieve aumento (0,2%); la media è data da valori che crescono anche in maniera significativa in centro (la migliore performance in assoluto è quella registrata dal Quadrilatero, con + 7,5%). Interessante notare che il risultato peggiore è quello delle case di minor valore tra piazza Axum e l’ospedale San Carlo (-12%): si tratta di una zona confinante con quella dell’Ippodromo di cui abbiamo detto sopra, ma mutando il target di acquirenti cambia anche il mercato.
Cosa aspettarsi dal 2011?
Antonio Pastore, presidente della Borsa immobiliare dichiara: «Le prospettive appaiono moderatamente positive. Le compravendite dopo l’estate sono riprese ma induce all’ottimismo l’aumento delle erogazioni di mutui. Penso a prezzi che rimarranno ai valori attuali ma con scambi più vivaci».
Per Arietto Paletti, per anni presidente degli agenti immobiliari di Fimaa Confcommercio «il peggio per il mercato è alle spalle. Chi vende deve mostrarsi più malleabile, e lo fa anche chi propone il nuovo, nonostante la struttura rigida dei costi. Aumenteranno soprattutto le vendite di prodotti economici, per soddisfare una domanda che negli ultimi anni è rimasta compressa».
Leo Civelli, amministratore delegato della società di consulenza Reag, mette l’accento sulla ripresa della domanda da investimento, spinta anche dalle attese di inflazione: «Se verrà approvata la cedolare secca si avrà una ripresa del mercato degli immobili di pregio in localizzazione o di case più piccole, soprattutto bilocali, nella aree semicentrali. I prezzi non dovrebbero registrare ulteriori ribassi nel 2011 mentre una ripresa più accentuata si verificherà a partire dal 2012».
Fonte corriere.it