Entro metà gennaio il presidente Roberto Formigoni, commissario di Expo, convocherà la Commissione di coordinamento per le attività connesse (Coem): «Ho chiesto al premier Monti e al sottosegretario Catricalà un incontro per Expo 2015 e in quell’ occasione chiederò di superare il patto di stabilità per le spese sulle opere, visto che stiamo organizzando un evento che interessa tutto il Paese».
A quel punto, si scioglieranno le riserve che ancora fanno ombra sul futuro economico di Expo.
Formigoni ha aggiunto ieri, al termine dell’ incontro con il governatore dell’ Illinois, che il collega «parlerà con il presidente Obama e il segretario di Stato Clinton per sollecitare la formalizzazione dell’ adesione degli Usa a Expo 2015».
Il cda che ha approvato il budget 2012 proposto dall’ad Giuseppe Sala, che prevede un miglioramento a conto economico di 2,3 milioni rispetto a quanto previsto dal Piano industriale esaminato a maggio di quest’ anno (grazie soprattutto al taglio dei costi).
Le quote di investimento dei soci saranno di 142 milioni di euro, di cui 81 attesi dallo Stato. A detta dell’ ad, è compresa fra i finanziatori anche la Provincia che, avendo detto sì al budget, «implicitamente ha garantito che metterà la propria quota». Su questo, il presidente della Provincia, Guido Podestà, puntualizza: «L’ approvazione del budget, da parte del consiglio di amministrazione, come indicazione programmatica, era necessaria perché Expo potesse procedere nell’ attuazione del programma.
I soci avranno la possibilità di esaminare l’incidenza sul patto di stabilità degli impegni assunti e versati, per stabilire la quota più giusta con la quale partecipare».
Il consiglio di amministrazione ieri ha anche approvato la seconda grande partnership industriale, dopo quella con Telecom: la multinazionale americana Cisco con 40 milioni di euro progetterà e costruirà le Reti Internet Protocol di nuova generazione ed una capillare infrastruttura wi-fi a larghissima banda. «Questi due accordi con le multinazionali ci confortano molto – ha inoltre commentato il presidente Diana Bracco – soprattutto in visione di un’ Expo che dia una vera interpretazione dell’ innovazione tecnologica».
Sala ha riassunto i 3 obiettivi conseguiti nel 2011 «che ci hanno davvero regalato una grande soddisfazione»:
- le adesioni dei Paesi all’ esposizione, che hanno già raggiunto quota 68;
- gli accordi di partnership, che rappresentano quasi metà dei 136 milioni che devono arrivarci dai privati;
- l’ avvio dei lavori sul sito e la pubblicazione del bando per la piastra.
E per il 2012? Anzitutto bisogna portare «con urgenza» al tavolo del Coem il tema del vincolo del 4 per cento alle spese: «Con questo non si può fare un buon Expo e va sicuramente rimosso o rimodulato». I tempi? «Tecnicamente c’ è tempo fino a metà anno ma io mi auguro che verrà fatto molto prima».
Gli investimenti 164 milioni che secondo il budget 2012 Expo investirà in capitale fisso, a fronte dei 50 milioni investiti fino al 2011.
C’è poi un miglioramento a conto economico di 2,3 milioni rispetto alle previsioni del Piano industriale.
I contributi attesi dai soci per il prossimo anno ammontano a 142 milioni, di cui 81 dallo Stato 40 milioni di euro che la multinazionale americana Cisco investe per fornire le Reti Internet Protocol di nuova generazione e una capillare infrastruttura wi-fi a larghissima banda da Cisco.