Al via la prima gara riguardante i siti dell’Expo 2015.
E’ interessato il servizio di riallocazione delle infrastrutture e dei servizi ora presenti sopra e sotto il terreno.
E’ un passo particolarmente importante perché segna l’avvio dei lavori nell’area destinata ad ospitare l’happening internazionale.
Il primo bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea mentre il prossimo 8 agosto lo sarà anche sulla Gazzetta ufficiale italiana. Il bando riguarda le procedure di gara per le opere che riguardano il sito dove saranno costruiti i padiglioni dell’esposizione mondiale del 2015.
Il bando è di oltre 97 milioni di euro di cui 90 sono per i lavori e oltre 6 milioni riguardano gli oneri della sicurezza anche se i lavori saranno assegnati all’ offerta migliore e quindi al prezzo biù basso.
Il bando riguarda lavori di piste ciclopedonali, di sistemazione superficiale, inclusi parcheggi e piazzali ma anche nuovi condotti fognari e di drenaggio stradale, deviazione dei corsi d’acqua, costruzione di un ponte stradale, di impianti elettrici, meccanici, e infine opere di sistemazione paesaggistica e a verde
La società di gestione dell’Expo ha risposto alle critiche sottolineando che tale formula consente di ridurre i tempi per l’aggiudicazione dei lavori e rispetta comunque tutte le procedure di legge.
Il termine per la presentazione delle offerte è fissato per il 9 settembre, mentre l’aggiudicazione definitiva consistente nell’apertura delle buste, è prevista per il 7 ottobre e l’avvio dei lavori. I servizio dovrà completarsi in 725 giorni consecutivi. Un quarto delle aree interessate dall’Expo sono di proprietà della famiglia Cabassi che entro oggi attende una conferma dell’opzione d’acquisto da parte della Regione.
Rispetto alla società di gestione, nel bilancio 2010 si trova conferma della necessità di eliminare il tetto del 4% alle spese correnti. Il limite “porrà notevoli limiti allo sviluppo del progetto a partire dall’anno 2012”, come si legge nella nota integrativa al bilancio stesso nonché nella relazione della società di revisione Ernst & Young.
D’accordo con questa visione anche l’AD di Expo Spa, Giuseppe Sala, che ha sottolineato che “il consiglio di amministrazione è confidente che la citata disposizione verrà adeguatamente modificata per consentire il pieno sviluppo del progetto. Il piano industriale di medio periodo verrà pertanto aggiornato una volta conosciuti i termini dell’auspicata modifica”.