Letizia Moratti, ex sindaco di Milano e commissario governativo per l’Expo 2015, invita il suo successore Giuliano Pisapia a spiegare perché l’accordo di programma per l’area destinata a ospitare il sito espositivo, nonostante sia "quasi identico a quello al quale abbiamo lavorato noi", prima non andava bene "e oggi che l’ha firmato lui sì".
Lo ha detto al termine della seduta del Consiglio comunale dedicata alla ratifica dell’intesa. L’accordo, ha aggiunto Moratti, "va bene perché prevede un sito, l’unico possibile in base alle regole del Bie, un sito pubblico con il 56% di verde e una quota consistente di housing sociale. Il nostro è un progetto solido, in fase avanzata, che prevede una serie di lasciti importanti per Milano, speriamo che non perda tempo".
Moratti ha presentato anche un ordine del giorno nel quale invita il sindaco a confermare la realizzazione del parco lineare di 800 ettari lungo la cosidetta via d’acqua che unirà la Darsena con il sito Expo. Un progetto previsto dal dossier di registrazione di Expo con un investimento di 290 milioni di euro.
Tra le richieste c’è anche la conferma dei 180 accordi di cooperazione internazionale già sottoscritti e quella del Centro per lo sviluppo sostenibile.
Nel suo intervento in Aula Moratti ha ricordato le tappe della sua attività di commissario e ringraziato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, "che ha seguito con attenzione la dificilissima e delicatissima fase di candidatura", l’ex premier Romano Prodi "che ha creduto in Expo fin dall’inizio", l’attuale premier Berlusconi e in particolare il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, che è riuscito a trovare i finanziamenti nonostante la congiuntura internazionale.