Il Teatro alla Scala di Milano per Expo 2015 si prepara ad un programma di sei mesi da maggio a novembre, che terrà la sala del Piermarini a pieno regime anche ad agosto, con quotidiane alzate di sipario e rotazione di titoli alla tedesca.
Il programma è imponente: un cartellone con 17 opere (15 quelle italiane), tre nuove produzioni e l’integrale della Tetralogia wagneriana diretta da Daniel Barenboim, che proporrà in un arco di sei giorni tutte le nuove produzioni scaligere concepite negli ultimi anni con profluvio di effetti speciali in stile Playstation dal regista belga Guy Cassiers.
La proposizione del Ring wagneriano, che concentrerà 15 ore di musica in meno di una settimana, non si vedeva alla Scala dal 1938: Milano sarà trasformata in una Bayreuth dal 17 al 22 e dal 24 al 29 giugno 2015.
Un evento eccezionale con prezzi vari:
- 6.390 Eu per un palco da sei,
- 1.200 Eu per una poltrona in platea
- 420 per un posto in seconda galleria.
La prevendita parte tra una decina di giorni e ci si augura che il sistema di vendita online non collassi come accaduto lo scorso novembre in vista dell’anteprima giovani di Sant’Ambrogio.
A dispetto delle direzioni artistica e musicale della Scala, sempre più rivolte al Nord Europa, non c’è solo Wagner per celebrare l’italianissimo Expo di Milano. Anzi, ad ascoltare le linee programmatiche del sovrintendente Lissner («Il 90% dei titoli saranno italiani», assicura) gli amanti del melodramma possono leccarsi i baffi: la stagione partirà il primo maggio 2015 con la Turandot di Puccini diretta da Riccardo Chailly, ma tra i titoli figurerà anche molto Verdi, con diverse riprese dai titoli prodotti negli ultimi dieci anni.
Certamente si pescherà nell’ampio bacino della stagione verdiana che ci sarà il prossimo anno sulle tavole del Piermarini, in occasione del bicentenario della nascita del compositore di Busseto.
Tra gli allestimenti del 2013, che saranno ufficializzati solamente il prossimo 20 aprile, figurano infatti sia i grandi acchiappapubblico verdiani (Traviata, Nabucco, Aida di Zeffirelli) accompagnati da opere meno frequentate, come Oberto Conte di San Bonifacio, per la regia di Mario Martone.
La Scala intende così, nel 2013, celebrare Verdi con un percorso antologico, affrontando con titoli emblematici le tappe fondamentali delle evoluzioni estetiche del compositore. Spazio dunque sia alla forma chiusa degli esordi, passando per l’apertura al sinfonismo degli anni Settanta e al congedo dal teatro musicale con la singolarità del Falstaff.
Non mancheranno le opere rimaneggiate nella maturità per i palcoscenici parigini, come Don Carlo (affidato a Fabio Luisi) e il Macbeth (sul podio, Valery Gergiev), anche se al momento non è dato sapere da quali versioni delle partiture prenderanno corpo gli allestimenti.
Tornando all’Expo, la Scala presenterà nel suo cartellone anche un’opera in prima mondiale, Una scomoda verità, composta da Giorgio Battistelli basandosi su una rielaborazione drammaturgica dell’omonimo bestseller di Al Gore. Il titolo debutterà il 2 maggio 2015.