Mercati all’insegna della volatilità: è il momento di investire nell’oro?

di | 22 Marzo 2021
oro

Quanto avvenuto negli ultimi dodici mesi, era quanto di più lontano si potesse immaginare sino allo scorso gennaio. Le vite dei cittadini di tutto il mondo sono state radicalmente cambiate dall’avvento del covid-19, che ha letteralmente stravolto le abitudini e le consuetudini dei cittadini di tutto il mondo.

L’emergenza sanitaria, purtroppo, ha trovato riscontro anche nell’economia reale, con alcuni settori messi in ginocchio dalla comparsa del virus ed una situazione di totale incertezza che si trascina, ormai, da un anno.  Va da sé, di conseguenza, che anche i mercati finanziari abbiano vissuto un’annata contraddistinta da una spiccata volatilità, trainati ad un forte rialzo solo negli ultimi mesi grazie all’annuncio della scoperta del vaccino.

Mercati in rally dopo l’annuncio di Pfizer: siamo arrivati agli sgoccioli della fase rialzista?

L’annuncio di Pfizer ha consentito ai mercati di avvicinarsi alle quotazioni “pre-covid”, mettendo a segno un recupero che gli esperti avevano ipotizzato potesse avvenire nell’arco di un paio d’anni. Oggi, tuttavia, i dubbi in merito ad un consolidamento del “rally” messo a segno negli ultimi cinque mesi sono sempre più forti.

Alcuni analisti, infatti, sostengono che i mercati dovranno prendere atto della asincronia presente tra gli attuali valori fatti registrare dalla maggior parte dei mercati e l’economia reale, che, nonostante i segnali di ripresa, è ancora ben distante dai livelli pre-pandemia. La domanda che tutti si pongono ora, di conseguenza, è la seguente: riuscirà l’enorme liquidità immessa nel sistema dalle Banche Centrali a reggere l’onda d’urto?

Un quesito di non semplice soluzione, considerato che i mercati si stanno muovendo un po’ in ordine sparso. Piazza Affari, ad esempio, sembra proseguire la sua risalita, spinta anche dall’insediamento di Mario Draghi a Palazzo Chigi, mentre a Wall Street, dopo aver toccato i massimi verso la metà di febbraio, si sta assistendo ad una correzione (seppur contenuta) dei listini.

In una situazione di così grande incertezza, torna estremamente attuale volgere il proprio sguardo ad un bene, definito non casualmente “rifugio”, come l’oro. Se si guarda agli ultimi dodici mesi, l’oro ha fatto registrare un aumento di quasi il 9%. Tutto ciò in un contesto particolarmente complesso e volatile come quello attuale, reso ancora più imprevedibile ed indecifrabile dall’evolversi dell’emergenza sanitaria.

Perché l’oro è il “bene rifugio” per eccellenza

L’affidabilità di un bene come l’oro, d’altro canto, è stata dimostrata nel corso dei decenni, diventando un porto d’approdo nei momenti di forte volatilità. Nell’ultimo anno, ad esempio, si è assistito ad un forte incremento della domanda dei lingotti d’oro, che hanno il grande pregio, a differenza degli strumenti finanziari collegati al metallo prezioso, di rendere tangibile il bene acquistato.

La “domanda” di oro resta sempre decisamente sostenuta e sempre in eccesso rispetto alla “offerta”: le Banche Centrali, che lo utilizzano sotto forma di “riserva aurea”, e le aziende del settore tecnologico, che lo sfruttano in quanto miglior conduttore attualmente esistente, non fanno altro che ampliare l’estrazione del metallo più prezioso al mondo.

Esiste un canale, però, che consente anche ai comuni cittadini di poter verificare, tangibilmente, quanto l’oro possa trasformarsi in un prezioso alleato, in grado di fornire, all’occorrenza, la liquidità necessaria per far fronte a spese impreviste o di carattere di estrema urgenza.

Stiamo parlando, per quanto ovvio, del mondo orafo, che per il tramite dei compro oro con quotazione affidabile consente a qualsiasi soggetto di poter vendere un oggetto di valore e tramutarlo, prontamente, in denaro contante. Una modalità, quest’ultima, che evita di dover ricorrere a forme di indebitamento tramite il sistema creditizio, che comporta l’esborso di commissioni piuttosto onerose in proporzione alla modesta somma di cui si necessita.