I linguaggi di programmazione ad alto livello: quali sono e caratteristiche

di | 9 Aprile 2021
sviluppatori

Con l’evoluzione tecnologica cambiano anche i linguaggi di programmazione: analizziamo i più diffusi oggi

Il web evolve grafica ma anche linguaggi di programmazione

Per capire meglio quali sono oggi i linguaggi di programmazione ad alto livello, è necessario approfondire quale percorso ha portato gli sviluppatori internazionali del linguaggio digitale a mutare, anche rivoluzionandolo, il linguaggio valido sino a pochi anni orsono.
Il web è una costante evoluzione, un flusso nel quale tecnologie e linguaggi macchina, sono in costante progressione verso una definizione senza limiti che riscriva il futuro delle esperienze digitali seguendo i percorsi e le necessità collettive.
Se analizziamo i linguaggi del passato, sarà immediato rendersi conto di come modelli di linguaggio, ad esempio il DOS, fossero semplicemente pattern binari e numerici che comandavano alle macchine compatibili ordini eseguiti in seguito sotto forma di programmi di gestione di un personal computer a tutti i livelli.
Nel tempo la necessità di semplificare queste procedure alfa numeriche ha richiesto linguaggi semplificati, multipli, che potessero consentire agli operatori e programmatori operazioni finalizzate alla necessità del momento.
Per linguaggio ad alto livello intendiamo quindi oggi un sistema di programmazione digitale che preveda un sistema simile al ragionamento del cervello del programmatore, quindi più intuitivo e immediato, snello anche nell’essere evoluto, non solamente eseguito.
Il web, la programmazione dei portali, del linguaggio macchina, la sua evoluzione anche attraverso aggiornamenti che ne amplifichino la qualità e le possibilità specifiche, richiedono linguaggi ad alto livello e scuole che siano sempre al passo con i tempi in una didattiche che è fluttuante e non statica.
Il centro di formazione MAC Formazione è tutto questo e nei suoi corsi vale la regola dell’adeguarsi con i tempi del digitale, nei tempi che il digitale stesso richiede, quindi di rapida concezione e insegnamento.

I nuovi linguaggi ad alto livello devono rendere snella l’operatività di programmazione

In tutto il mondo si sono manifestati quindi linguaggi diversi che hanno riscontrato nella cerchia di coloro che in pratica programmano le macchine, i sistemi operativi, le applicazioni relative, diversi indici di consenso.
Quali linguaggi sono stati maggiormente apprezzati in tal ambito?
Tra le decine di linguaggi macchina di programmazione presenti oggi, i sistemi più utilizzati su scala globale sono quelli che consentono la minor perdita di tempo possibile durante la programmazione in ambito digitale, linguaggi quindi in grado di svolgere autonomamente in opera operazioni come il salvataggio dei dati, lo sviluppo di calcoli, l’ allocazione in memoria dei dati “statici” oggigiorno gestita automaticamente e in maniera quasi completamente autonoma dal linguaggio stesso. Ciò consente all’operatore di agire focalizzandosi maggiormente su altri aspetti del proprio operato, sulla grafica ad esempio, sull’intuitività di un sistema, di un’applicazione, di un portale, perché il linguaggio stesso consente una maggiore creatività non aggravata a operazioni spesso complicate che limitano invece il lato artistico della programmazione. Tra questi linguaggi analizzeremo nello specifico C++, C#, Java e Python.

Quattro linguaggi ad alto livello per proiettare nel futuro la programmazione digitale.

Abbiamo quindi, per essere propositivi e pratici nell’analisi dei linguaggi di programmazione ad alto livello, un poker tra i più apprezzati e utilizzati su scala mondiale.
Analizziamoli uno per uno.

  • C++ nasce all’inzio degli anni ’80 su elaborazione specifica di Bjarne Stroustrup nel Bell Labs di Nokia. Il linguaggio madre, utilizzato a lungo, era C, ma il sistema voluto da Bjarne Stroustrup ha evoluto la programmazione orientata agli oggetti, quindi la possibilità di interagire attraverso messaggi. In seguito il linguaggio C++ ha implementato ulteriori caratteristiche, come l’utilizzo diretto e specifico di librerie all’interno del proprio sistema, generando una sorta di database ordinato nel quale prelevare dati, fonti, orientamenti di sviluppo ulteriore, non solamente di utilizzo. C++ è oggi praticamente ovunque, utilizzato nei software di grafica e musica, nella grafica in generale, nel gaming, nelle applicazioni di telefonia cellulare, un sistema agile che ha saputo evolversi e stare sempre al passo con i tempi e le esigenze dei programmatori. Per imparare questo linguaggio di programmazione consigliamo di seguire il corso C++ erogato dal centro di formazione professionale MAC Formazione specializzato in corsi di programmazione ad alto livello.
  • C# è un linguaggio a sè, ma ha il potere di essere facilmente utilizzabile anche da coloro che normalmente utilizzano C, C++, Java ecc. C# ha consentito la creazione di applicazioni oggi diffusissime, soprattutto in ambiti di utilities e grafica, e Microsoft, che di C# è sviluppatore l’ha definito da subito ‘un linguaggio facile come Java, potente come il C++’. Fondamentale proprietà del linguaggio è stata nel tempo la creazione di controlli di Windows con interfacce dalla grafica semplice, come bottoni o checkbox.
  • Java è probabilmente uno dei linguaggi di programmazione più utilizzato dai neofiti, un “basic language” diffuso su scala mondiale. La sua diffusione l’ha reso il programma principe di software soprattutto in ambito gestionale e professionale, commerciale e industriale. La sua comunità di sviluppatori è diffusa su scala mondiale e la potenzialità Java si rivolge praticamente a tutti gli ambiti (sviluppo web, mobile, software).
  • Phyton è un linguaggio anch’esso molto semplice, ideale per i programmatori neofiti (ciò non sminuisce comunque il suo valore, anzi lo esalta), che offre la possibilità di essere utilizzato praticamente ovunque, da Windows aLinux/Unix, Mac OS X, OS/2, Amiga, palmari Palm e cellulari Nokia. La sua versatilità è dovuta all’mpio spettro di utilizzo di librerie e framework, motivo che lo rende praticamente universale.