Expo 2015 ospite a “Che tempo che Fa”

di | 23 Febbraio 2009

Il sindaco di Milano, Letizia Moratti ieri sera è stata ospite a «Che tempo che fa», la trasmissione condotta da Fabio Fazio, e a proposito di Expo 2015, Fazio fa ad alta voce la domanda che tanti si stanno facendo: «Si farà?».

La Moratti risponde sicura: «Si farà, si farà, il presidente del Consiglio e il ministro dell’Economia hanno confermato l’impegno. Si tratterà di farlo bene. Vede, io sono un’ottimista: sono arrivati 8,5 miliardi di euro, ne mancano 2,5».

Il sindaco di Milano conferma che Expo, non equivale solo a soldi, importante è anche l’idea di ripensare Milano, «con più verde, con una migliore qualità della vita, con nuove professioni, 70mila nuovi posti di lavoro, valorizzando le bellezze cittadine». 

La Moratti conta di attirare ben 30 milioni di persone: «Faremo delle cose bellissime, avremo 7mila eventi, culturali e sportivi di portata mondiale. Stiamo facendo già moltissimo, stiamo già stringendo accordi con Paesi e città del mondo, ma i media si divertono solo a parlare di chi farà l’amministratore delegato. L’impressione è che quando ci sono queste grandi occasioni si parli più di chi gestisce i soldi… Ma che bisogno c’era di fare dei grattacieli, le orride torri dell’impotenza… (come ha detto il premier). Ognuno può pensare quello che vuole, intanto è un progetto che abbiamo ereditato, non farlo avrebbe significato pagare una penale. Non è un brutto, gli architetti si sono ispirati a un progetto che Leonardo aveva fatto per la cupola del Duomo. E poi le cose nuove non hanno mai critiche positive, basta pensare a Picasso».

Critiche, comitati cittadini, proteste dominano nella Milano delle grandi trasformazioni. Ma l’amministratore riesce a fare qualcosa di tangibile? «Diciamo che dipende da cosa si intende per amministrare: se si parla di poteri speciali, si tratta di trovare un equilibrio, in questo senso i percorsi sono lunghi, ma il federalismo fiscale aiuterà ad accorciare. Anche se penso che sia giusta la condivisione e il confronto con la città, a rischio di perdere tempo, io non sono per la dittatura». Le ronde? «Non sono per la giustizia fai da te, capisco che le istituzioni devono dare risposte come certezza della pena e leggi più severe. Io non sono per le ronde dei cittadini, ma qui parliamo di associazioni autorizzate. Milano ha già fatto esperimenti di questo tipo, come gli ex poliziotti, i City Angels».

Pentita di aver mandato via Sgarbi? «Assolutamente no – conferma la Moratti – pensavo che potesse portare grandi mostre, come Arcimboldo ma lui era orientato su altro. Speravo che durasse tutta la legislatura, ci ho provato, ma non ci sono riuscita».

Moratti ne approfitta per assestare un altro colpo alla difesa degli scali milanesi: «Voglio lanciare l’appello ad Alitalia: potenziare Malpensa senza chiudere Linate».

Fonte:IlGiornale.it