Expo 2015: no alle infiltrazioni mafiose sui lavori. Costruire nella legalità ed in sicurezza è possibile

di | 5 Luglio 2011

No alle infltrazioni mafiose nei lavori dell’Expo 2015. E’ questo il messaggio dato dalla Fillea Cgil, nel convegno ‘Expo 2015 Pulita dentro! Linee guida antimafia&contrattazione costruire nella legalità ed in sicurezza è possibile’.

Il segretario nazionale del sindacato, Salvatore Lo Balbo spiega "La Prefettura di Milano assume il ruolo di coordinamento nazionale di tutte le attività di monitoraggio sul sistema degli interventi per la realizzazione di Expo 2015. Gli interventi interessano le opere essenziali, le opere necessarie e le opere connesse e per lo svolgimento di tale attività e in ragione della particolare delicatezza e complessità delle iniziative".

"A supporto del Prefetto – continua – sono già stati attivati la sezione specializzata del Comitato di coordinamento per la sorveglianza delle grandi opere e il gruppo interforze per l’Expo 2015 (Gigex), organismo info-investigativo costituito, a livello centrale, presso il dipartimento della pubblica sicurezza".

"L’Expo – sostiene il segretario generale Fillea Cgil Lombardia, Marco Di Girolamo – è una grande opportunità in grado di generare crescita e occupazione per Milano, per la Lombardia e per il sistema paese".

"Bisogna fare in modo – spiega – che un grande investimento pubblico come quello previsto per l’expo possa lasciare un patrimonio di risorse utilizzabili, di certo il fatto che la Newco sarà proprietaria dei terreni acquistati garantirà una regia pubblica del dopo, per non limitare il dopo a sostituire questa infrastruttura con un numero indefinito di metri quadri residenziali in zone già densamente edificate e in un area, il Sempione, iper congestionata".

E la Fillea propone "progetti di housing sociale ovvero realizzare alloggi o in affitto a prezzi inferiori a quelli di mercato abbinati a una riqualificazione ambientale dell’area e la possibilità di lasiare il parco sui terreni che hanno ospitato l’esposizione, così come chiesto dal referendum".

Marco Di Girolamo ribadisce "A ottobre 2011 partirà la gara per la cosiddetta piastra ovvero le opere di infrastrutturazione del sito espositivo, questi lavori cominceranno nel giugno 2012. Quindi diventa urgente accordarsi sulle modalità di aggiudicazione degli appalti ovvero bandi di gara, inserendo un concetto a noi molto caro quello della qualificazione d’impresa. Siamo consapevoli dei limiti dell’esperienza aquilana della ‘White List’, per garantire trasparenza e favorire le aziende virtuose e rispettose delle regole, privilegiando come criterio di aggiudicazione quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa e inserendo nei bandi di gara un meccanismo premiante per le imprese che hanno determinati requisiti una sorta di idoneità tecnico organizzativa. Proponiamo la tracciabilità, sia per le aziende della filiera, sia per i lavoratori impiegati nell’opera, non deve esistere nessuna forma di pagamento in contanti".