Expo 2015 contro la fame nel mondo

di | 27 Febbraio 2009

Il sindaco di Milano Letizia Moratti ha presentato stamani in commissione Esteri della Camera la sua relazione sugli Obiettivi del Millennio per fronteggiare la fame e la povertà nel mondo, “che stanno alla base del progetto Expo 2015”. Questo impegno, ha spiegato il sindaco di Milano, è stato rilanciato in più di un incontro ufficiale, tra cui, l’Assemblea generale dell’Onu del 24 settembre. In quell’occasione, ha ricordato la Moratti, “è stato formato un primo nucleo di città e di enti locali che si muovono in questa direzione, declinando attivamente il tema dell’Esposizione del 2015, vale a dire ‘Nutrire il pianeta, energia per la vita’. Con questa iniziativa di New York, abbiamo pensato di favorire il partenariato internazionale per lo sviluppo sostenibile”.

"Sono circa un miliardo le persone che soffrono la fame nel mondo. Una situazione senza precedenti di fronte alla quale Expo 2015 si pone come catalizzatore di progettualità e risorse che provengono dai governi, dalla cooperazione decentrata, dal sistema delle imprese, dalle università dai centri di ricerca, dagli enti locali e dalle Ong e che possono aiutare a vincere questa sfida mondiale”, dice Moratti.

“Attraverso la rete delle Ong già presenti sul territorio – spiega Moratti – abbiamo già iniziato a lavorare in 90 paesi”. Fra questi c’è l’Africa con interventi che spaziano dalla formazione al settore agro-alimentare, alla sanità e ai servizi pubblici. In Ciad, ad esempio, c’è un progetto per l’accesso all’acqua potabile delle popolazioni autoctone e rifugiate sull’asse Danamadji-Maro-Sido. In America Latina, progetti sono stati attivati in Bolivia, Colombia, Ecuador e Perù. Mentre in Argentina, nelle province di Santa Fe ed Entre Rios, si contribuisce a consolidare un modello di sviluppo rurale sostenibile attraverso la valorizzazione delle produzioni tradizionali. Altri progetti riguardano ancora la Dominica, Haiti e l’India. “Per rendere strutturale e continuativa questa attività – spiega il sindaco di Milano – abbiamo deciso di non costruire una torre, come landmark di Expo, ma un Centro per lo sviluppo sostenibile”.

Un “Landmark immateriale – osserva il commissario straordinario di Expo 2015 – che porterà avanti attività finalizzate a diffondere progetti di formazione, conoscenze scientifiche, soluzioni tecnologiche, metodi di lavoro, organizzazione e cooperazione in grado di consentire lo sviluppo sostenibile e che intende rivolgersi a tutti i paesi – a partire dall’Italia – e in particolare ai Paesi in via di sviluppo”.

In tema di cooperazione inoltre la Moratti spiega che  “stiamo lavorando in piena sintonia con il ministero degli Affari esteri su progetti bilaterali che saranno confinanziati da Expo” che contribuirà anche alla riunione dei ministri della Scienza e tecnologia del G8 di Milano a fine giugno.

Per quanto riguarda invece la promozione dell’Italia nel mondo, la Moratti ha spiegato che la società di gestione di Expo 2015 firmerà presto nuovi accordi con diversi paesi interessati a investire nel nostro paese.

Dopo la firma del protocollo di intesa con la Cina basato sulla reciprocità; nei prossimi mesi potrebbero essere firmati accordi con la Russia, la Libia, la Corea del Sud, dove il sindaco si recherà a settembre con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Giappone e le province di Buenos Aires e Rio de Janeiro. Accordi poi sono stati già firmati con molte città italiane che vogliono essere coinvolte nel progetto Expo. Accordi, ha precisato la Moratti, siglati sulla base degli interessi delle città che hanno firmato: Firenze per la moda e la cultura, Trieste per il sistema logistico, Parma per la sicurezza alimentare.

Fonte: IlVelino.it