Cosa significa fare lo psicologo?

di | 7 Novembre 2021
psicologo

Quella dello psicologo è una professione di cui si parla spesso. Quando lo si fa, però, non sempre si ha la piena consapevolezza delle sue implicazioni. Se ti stai chiedendo cosa voglia dire in concreto esercitarla, nelle prossime righe puoi trovare la risposta a questa domanda.

Come si diventa psicologo

Iniziamo cercando di capire che percorso è necessario seguire per iniziare a fare il lavoro a cui stiamo dedicando queste righe. A prescindere che si abbia a che fare con uno psicologo Padova o con un professionista che esercita in un’altra città, si ha sempre davanti una persona che ha percorso il seguente iter di base:

  • Conseguimento di una laurea specialistica in Scienze e Tecniche Psicologiche
  • Svolgimento di un tirocinio post laurea di 6 mesi
  • Superamento di un esame di Stato

Si può poi decidere di proseguire iscrivendosi a una scuola di psicoterapia. Quest’ultima ha una durata di quattro anni e permette allo psicologo di acquisire quegli strumenti che, per esempio, aiutano a trattare, ovviamente senza l’aiuto di farmaci, la depressione.

Chiarita questa doverosa premessa, vediamo assieme, nei prossimi paragrafi, cosa implica in concreto il lavoro dello psicologo.

Il lavoro concreto dello psicologo: le implicazioni

Lo psicologo è un professionista sanitario – il riconoscimento è arrivato con la Legge 3/2018 – che si occupa di studiare i meccanismi della mente in modo da assicurare alle persone che scelgono i suoi servizi un benessere interiore ottimale. Il suo lavoro  può riguardare singoli individui, ma anche coppie, famiglie o gruppi di lavoro.

Il mondo professionale dello psicologo è davvero molto ampio e comprende, tra le varie sfaccettature, anche il trattamento dei DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) e soprattutto la loro diagnosi, che deve essere ufficializzata con una certificazione ad hoc, da presentare a scuola per permettere al personale docente di stilare un piano di apprendimento specifico.

Proseguendo con l’elenco degli aspetti che caratterizzano il lavoro dello psicologo, è doveroso ribadire che si ha a che fare con un professionista che non ha la facoltà, a differenza del medico, di prescrivere farmaci.

A seconda delle situazioni, lo psicologo può lavorare in sinergia con altre figure. Questo è il caso, per esempio, di chi sta seguendo un percorso di perdita di peso e si fa seguire da un nutrizionista. In tali frangenti, il supporto dello psicologo può rivelarsi necessario per definire, per esempio, i motivi per cui non si riescono a raggiungere gli obiettivi.

Fondamentale nella comunità scolastica, lo psicologo può esercitare anche in contesti ospedalieri, supportando pazienti che sono inseriti in percorsi medici particolarmente difficili da elaborare a livello emotivo (p.e. la procreazione medicalmente assistita).

Cosa vuol dire fare lo psicoterapeuta

Come già detto, il lavoro dello psicoterapeuta inizia nel momento in cui lo psicologo abilitato approfondisce la sua formazione per ulteriori quattro anni. Il professionista in questione, grazie a strumenti come la relazione terapeutica e il dialogo interno, può intervenire, dopo aver proceduto alla diagnosi, in caso di patologie come la depressione o in frangenti in cui il paziente presenta quadri di disturbo ossessivo compulsivo (abbiamo citato solo due tra le tante situazioni che possono essere gestite da uno psicoterapeuta).

Quando si parla di psicoterapia, si possono chiamare in causa diversi orientamenti. Tra i più famosi rientra il cognitivo-comportamentale, che mira al raggiungimento di risultati in tempi brevi. Da non dimenticare sono anche la psicoterapia psicodinamica – che si pone il fine di aiutare l’individuo a esplorare gli aspetti del sé che non sono completamente conosciuti – e quella sistemica relazionale.

Una parentesi va dedicata anche al sempre più frequente ricorso all’universo della Mindfulness, una tecnica che prevede il mantenimento dell’attenzione sul presente e con un atteggiamento non giudicante, con un approccio basato sulla meditazione che ci è stata tramandata dal buddhismo classico.