Affittare casa a Milano: contratti di locazione

di | 26 Novembre 2010

Se si è intenzionati a cercare casa a Milano, si deve sapere che per poter affittare un immobile a Milano per uso abitativo ci sono degli specifici contratti di locazione.

In vista di Expo 2015, è possibile che si scelga di andare in affitto nella città lombarda per motivi di lavoro; ugualmente se si possiede un secondo immobile a Milano e lo si vuole affittare è necessario conoscere i contratti in uso, che nello specifico si definiscono contratti di locazione ad uso abitativo, e sono sostanzialmente due:

  • Il contratto a canone libero è un contratto che non può essere inferiore ai 4 anni e può essere rinnovato per altri quattro, sempre che il proprietario non decida di disdirlo anticipatamente o perchè deve andare a vivere nell’ appartamento locato o deve usarlo come studio per se, per il coniuge o per i figli, o perchè deve interamente ristrutturarlo. E’ una tipologia di contratto che non presenta agevolazioni fiscali per il proprietario. La disdetta deve avvenire 6 mesi prima della scadenza tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, altrimenti è tacitamente rinnovato.

  • Il contratto concordato non deve essere di durata inferiore ai 3 anni e può essere rinnovato per altri 2 anni, ciò nel caso in cui si parla di canone calmierato, frutto degli accordi presi tra proprietari ed inquilini, e che deve essere compreso tra limiti massimi e minimi. Pertanto il canone viene fissato a seconda del Comune d’appartenenza da quelli che sono gli accordi territoriali fissati tra le Associazioni dei proprietari e i Sindacati degli inquilini. Ciò comporta sgravi fiscali sia per gli inquilini che per i proprietari sia per le detrazioni Irpef, sia nel caso del proprietario, le riduzioni della tassa ICI. Per disdire tale contratto si deve inviare 6 mesi prima della data di scadenza, una raccomandata con ricevuta di ritorno. Senza alcuna comunicazione il contratto si rinnova tacitamente. Altra tipologia di contratto concordato è quello ad uso transitorio con una durata minima di un mese ed un massimo di 18 è il caso ad esempio di chi decide di rimanere in affitto per un periodo non prolungato, magari per motivi di lavoro, oppure il contratto d’affitto temporaneo per studenti il cui canone può essere concordato solo seguendo le condizioni stabilite dalle organizzazioni di categoria. Il contratto rivolto agli studenti deve avere una durata minima di 6 mesi e massima di 3 anni e può essere sottoscritto da singoli o da gruppi di studenti. Anche questo tipo di contratto favorisce sgravi fiscali per il proprietario sia sull’ Irpef che sull’imposta di Registro.

In merito agli affitti è utile consultare il sito dell’ Unione Piccoli Proprietari Immobiliari di Milano dove chi possiede una casa e l’affitta può trarre una serie di utili informazioni ed offre per gli iscritti anche servizi di natura legale, amministrativa, tecnica, fiscale.